In particolare si tratta di numerose richieste, trasmesse a mezzo posta, che riportano nell’intestazione il logo, l'indirizzo e i contatti del ministero e dell’UIBM, nonché il nome e la firma falsificata di un suo dirigente: esse includono anche l'IBAN di un conto corrente polacco per il pagamento.
Alcune segnalazioni sono già anche pervenute dalle Camere di commercio.
Per ulteriori informazioni consultare l’avviso pubblicato dall'UIBM nella prima pagina del suo sito, https://uibm.mise.gov.it/index.php/it/attenzione-alle-fatture-ingannevoli-con-intestazione-e-nominativi-uibm